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''Evita il Musical ''
dal 06/07 marzo 2015 ore 21.00
Teatro Cilea
EVITA IL MUSICAL
UN CAPOLAVORO: Perchè ?
Evita non è solo uno spettacolo teatrale ma, un vero e proprio cosmo, un sistema ordinato in cui la
drammaturgia si fa musica e poesia, azione e pensiero, storia e attualità, critica e ironia, illusione e
realtà.
Evita può meritarsi con fierezza il pregio di essere un copione scritto con genialità e conoscenza,
attenzione e cura.
Tutto nasce dal talento e dall’intelligenza di due personalità importanti come Tim Rice e Andrew Lloyd
Webber. Essi hanno saputo infatti coniugare in un’opera a partitura continua la necessità di raccontare
una storia con la difficoltà di raccontare una vita, per nulla romanzata, ma anzi su uno sfondo cinico e
disincantato.
Sono tanti gli elementi che fanno di Evita un lavoro pregiato. In primis la forte architettura narrativa:
Tim Rice sceglie un narratore extra e intradiegetico: il Che.
Egli è un giovane ragazzo (Prince, il regista della versione londinese, lo vorrà identificato al Che
Guevara) che, assistendo ai funerali di Eva Peron, da spettatore in disparte, diventa critico e ironico
commentatore del fenomeno che la first lady argentina aveva costruito sulla propria vita (e morte). E
così, il Che ci trasporta indietro nel tempo, a voler rievocare quella stra-ordinaria vita di Eva Duarte,
poi Peron, ma non per esaltarne le virtù e i meriti, quanto per criticarne con ruggente ma elegante
sarcasmo, l’ascesa politica e sociale. In effetti la critica di Che è un’arma a doppio taglio per tutti gli
spettatori che si ritrovano divisi nel giudizio su una protagonista sospesa a metà tra fantasie di letto e
santità.
La bellezza dello spettacolo sta in questa dicotomia tra Eva e Che, Eva prostituta e santa, buona e
cattiva, vera o falsa. Da contorno a questi due personaggi del dramma, vivono sulla scena tutti i
personaggi dell’Argentina di quei tempi, dalla famiglia di Eva a Peron, al popolo all’aristocrazia, agli
ufficiali del governo ai proseliti di Evita e tutto si compone in un mosaico musicale e teatrale di grande
intensità storico sociale e culturale.
Nel musical Webber si scatena nel creare una vasta gamma di stili musicali differenti. Da canzoni di
stampo più classico alle orchestrazioni più sinfoniche che ricordano le opere liriche e poi ancora ritmi
tipicamente latini fino alle ballad , ma dimenticando un'impronta rock .
Tim Rice e Webber emozionano nell’equilibrio tra dramma e ironia, realtà e finzione, vita e teatro,
come del resto un Pirandello (e molti altri) aveva precedentemente insegnato.
Versione italiana di Marco Savatteri
Diretto da Susy Tagliapietra
testo tab info
Platea 27.00+3.00
Galleria 20.00+2.00