Casa della Musica- Palapartenope, Napoli

Le Luci della Centrale Elettrica

18.03.2011

Dettagli evento

Il concerto previsto previsto al Poseidon di Poggiomarino (NA) è stato spostato alla Casa della Musica c/o il Teatro Palapartenope di Napoli ore 22.30
Costo del biglietto invariato ovvero € 12.00+1.80.
I biglietti già acquistati restano validi ed eventuali rimborsi possono essere effettuati presso la rivendita di acquisto fino al 23 marzo 2011


LE LUCI DELLA CENTRALE ELETTRICA

Per ora noi la chiameremo felicità



Dopo i fiumi di parole e i meritati elogi della stampa, i premi della critica (tra cui il Tenco)

e gli innumerevoli spettacoli dal vivo, tornano Le luci della

centrale elettrica. Prepotentemente entrati nell'immaginario intellettuale collettivo

italiano nel 2008 col disco di debutto Canzoni da spiaggia deturpata, si ripresentano

citando una frase di Leo Ferrè. Il giovane artista ferrarese Vasco Brondi, che del

progetto Le luci della centrale elettrica è l'ideatore, svela e spiega così il titolo del suo

secondo album: “C’è una frase di Leo Ferrè che mi ha colpito, La disperazione è una

forma superiore di critica, per ora noi la chiameremo felicità. Ecco.. il titolo arriva da lì”. E

prosegue: “Le canzoni parlano di lavori neri, di licenziamenti di metalmeccanici, di cristi

fosforescenti, di tramonti tra le antenne, di guerre fredde, di errori di fabbricazione, dei

tuoi miracoli economici, di martedì magri e di lunedì difettosi, di amori e di respingerti in

mare, insomma delle solite cose. C'è questa orchestra minima, di quattro persone in una

stanza, di archi negli amplificatori, di chitarre distorte, di organi con il delay, di acustiche

pesanti e di parole nei megafoni”. Questo e altro ancora in Per ora noi la chiameremo

felicità.

A conferma del fatto che Le luci della centrale elettrica è un progetto in continua

evoluzione, hanno suonato in questo disco Stefano Pilia (dei Massimo Volume), Rodrigo

D'Erasmo (degli Afterhours) ed Enrico Gabrielli (già con Calibro 35, Vinicio Capossela e Mike

Patton). Una sorta di collettivo in cui Vasco Brondi è il comune denominatore. La

produzione artistica di questo disco è de Le luci della centrale elettrica, con la

preziosa ed attenta partecipazione di Giorgio Canali e Paolo Mauri. La copertina e il

booklet del disco sono stati disegnati e impostati da Andrea Bruno, uno dei più

importanti disegnatori underground italiani (Premio Micheluzzi, migliore disegnatore

2010 al Comicon di Napoli).

Per ora noi la chiameremo felicità è un disco autoprodotto, registrato per buona parte in

casa, non per niente parla anche dei fallimenti delle case discografiche. La

tracklist: Cara catastrofe, Quando tornerai dall'estero, Una guerra fredda, Fuochi

artificiali, L'amore ai tempi dei licenziamenti dei metalmeccanici, Anidride carbonica, Le

petroliere, Per respingerti in mare, I nostri corpi celesti, Le ragazze kamikaze.

Per aggiornamenti costanti: http://twitter.com/caracatastrofe


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POSTO UNICO € 12.00+1.80

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